A maggio è stato avviato il Piano di azione 2025, attivato dal Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte in collaborazione con IPLA, che ha lo scopo di contenerne la popolazione dell’insetto e la sua diffusione.
Da inizio giugno gli adulti di Popillia emergono dai prati e iniziano le attività di contenimento concordate a livello nazionale con le Regioni Lombardia, Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Liguria.
Sono posizionate 1200 trappole “attract and kill”, a forma di ombrello con una rete impregnata di insetticida, che attirano il coleottero con esche specifiche e lo eliminano.
Le trappole hanno un cartello informativo ed
è importante non spostarle o distruggerle.
In alcune aree sono installate trappole per il monitoraggio settimanale al fine di valutare l’andamento della popolazione dell’insetto.
A partire dal mese di luglio sono effettuati i monitoraggi nella zona cuscinetto dove l’insetto non è ancora stato segnalato.
Tutte le informazioni relative a Popillia japonica e al Piano di azione regionale possono essere reperite sul sito della Regione Piemonte al link:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/agricoltura/servizi-fitosanitari-pan/lotte-obbligatorie-coleottero-scarabeide-giappone-popillia-japonica-newmanCosa faccio se le trovo:
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in colture agrarieIn colture come
vite, nocciolo e mais si possono fare trattamenti contro gli adulti di Popillia sfruttando l’azione collaterale di insetticidi utilizzati contro altri insetti (es.scafoideo, cimici, piralide e diabrotica).
In questo modo si può contenere il numero dei trattamenti, anche se in aree che presentano infestazioni elevate si deve a volte ricorrere a trattamenti aggiuntivi.
Per periodi di intervento e sostanze attive consultare i servizi di assistenza tecnica.
Per la difesa delle coltivazioni di
piccoli frutti si consiglia l’installazione di reti anti-insetto.
In
coltivazioni biologiche i prodotti a disposizione sono limitati e scarsamente efficaci.
Trattamenti preventivi con caolino, che imbiancano la vegetazione, tendono a ridurre il numero di adulti che arrivano su piante molto attrattive (ad es. la vite).
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in giardini, orti e frutteti famigliariRaccolta manuale degli adulti: questo scarabeide ha infatti un comportamento gregario e la presenza dei primi adulti ne attira altri; anche le lesioni a carico di fiori e frutti, liberando particolari composti volatili, sembrano avere un forte potere attrattivo.
Quando: nelle prime ore del mattino, quando gli adulti sono poco reattivi (sopra i 20-21°C invece se disturbati volano via facilmente), occorre farli cadere in contenitori contenenti acqua con un po’ di detersivo per stoviglie per poi procedere con la loro eliminazione.
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in tappeti erbosi di giardini, campi da calcio e da golfContro le larve che vivono nel terreno sono efficaci formulati a base di nematodi entomopatogeni della specie Heterorhabditis bacteriophora (usati anche contro oziorrinco), assolutamente innocui per l'uomo e gli animali.
Accertarsi che i prodotti siano stati conservati in
frigorifero dal rivenditore. Se non usati subito, conservare
in frigorifero fino alla distribuzione.
Possono essere distribuiti sulla superficie dei tappeti erbosi (previo sfalcio e irrigazione)
da fine agosto a metà settembre (periodo in cui le larve sono più sensibili e sono localizzate a pochi cm di profondità) in soluzione acquosa.
Far seguire un’ulteriore bagnatura del terreno entro poche ore dal trattamento.
Il rispetto delle
condizioni ottimali di utilizzo, relative a umidità del terreno, temperatura, conservazione del prodotto, etc. (specificate in etichetta) è fondamentale.
Trattamenti insetticidi
Sulle colture:
- Insetticidi di sintesi chimica: acetamiprid e piretroidi (es. deltametrina).
- Insetticidi usati anche in agricoltura biologica: piretrine naturali e azadiractina (in genere poco efficaci).
- Insetticidi
ad uso non professionale: tetrametrina + permetrina + piperonil butossido ha dimostrato una buona efficacia sugli adulti di Popillia.
Verificare che siano destinati alla difesa delle piante e non esclusivamente a uso civile (disinfestazione abitazioni, etc..).
Purtroppo in zone con alta infestazione altri adulti possono sopraggiungere nei giorni successivi e richiedere ulteriori trattamenti.
E' bene evitare un uso ripetuto di insetticidi chimici, visto l'impatto negativo ambientale e tossicologico in genere associato a queste molecole.
Inoltre, eliminando spesso i limitatori naturali presenti, hanno effetti collaterali indesiderati: i piretroidi, ad esempio, se ripetuti possono favorire gli attacchi di ragnetto rosso o di altri fitofagi secondari.
E’ importante sottolineare che varie colture possono
tollerare certi livelli di
defogliazione senza conseguenze importanti sulla produzione.
In aggiunta è bene ricordare che, vista l'epoca di sfarfallamento degli adulti e la durata media della loro vita, in genere le popolazioni dell’insetto diminuiscono notevolmente a partire dalla terza decade di luglio.
ATTENZIONE: Le trappole non vanno sistemate in orti e giardini perché catturano solo una parte degli insetti attirati, gli altri finiscono sulle piante vicine e continuano ad arrecare danni!